PORTA DI SINAGOGA

Torre portaia del Borgo rivolta a Sud (verso l’abitato sottostante) ben visibile nel disegno del Castello del 1600 ed unica delle tre non interessata dalle demolizioni del 1920.

Perfettamente conservato il fornice interno con arco a sesto acuto sul quale si possono vedere le cerniere in pietra delle due volate ed i fori per l’inserimento delle sbarre di chiusura.

Il fornice esterno è stato rimaneggiato a fine ‘800 e le originarie feritoie laterali arciere sono state trasformate in archibugiere.

La sua denominazione è l’unica testimonianza del probabile insediamento nell’abitato sottostante di una piccola comunità ebraica.

Nel piccolo spiazzo sovrastante, all’interno del Borgo, si tenevano in epoca medioevale, ed ancora fino alla fine della Repubblica Veneta, tutte le assemblee pubbliche (in particolare quella dei “capi di maso”) e chi le presiedeva si sedeva sul muretto sopra la “cisterna” (questa specie di pozzo in pietra di appena 2 m di profondità, tuttora esistente, è alimentato da una falda artesiana che garantiva in qualunque stagione al Borgo l’approvvigionamento idrico).